Quando la tecnologia incontra la medicina

Quando ho iniziato il mio percorso di studi non avrei mai immaginato di trovarmi a fare ricerca in un grande ospedale italiano. Infatti, ho studiato ingegneria durante l’università e successivamente mi sono trasferita a Londra per svolgere un dottorato in biologia computazionale. Alla fine di questo percorso ho capito quale sarebbe stato il lavoro dei miei sogni: lavorare in un ospedale di ricerca che mi permettesse di utilizzare le competenze analitiche e informatiche per migliorare il benessere dei pazienti, indagando i meccanismi alla base delle patologie e facendo ricerca per trovare terapie sempre più efficaci.
Qui al San Raffaele lavoro nel Centro di Scienze Omiche, una struttura trasversale che fornisce competenze e piattaforme tecnologiche necessarie a medici e ricercatori per realizzare al meglio le loro ricerche. Il mio compito è quello di interpretare i dati e le informazioni contenute nel Dna, nell’Rna e nelle proteine all’interno delle cellule di ogni essere vivente. Di recente, grande soddisfazione è arrivata da un progetto - in collaborazione con l’Urological Research Insitute (URI) - per comprendere le cause e le conseguenze dell’infertilità maschile.
Spero che nel futuro la ricerca sia piu accessibile a tutti, sia alle persone che non svolgono questo mestiere sia all’interno della comunità scientifica stessa, condividendo software, codici e rendendo così possibile riprodurre più facilmente gli esperimenti.
Anna Sofia Tascini
Guarda la video-intervista di Anna Sofia e scopri la sua storia