Per Federica sono i pazienti la forza più grande

Federica_alemanno

Quando ero piccola non mi sarei mai immaginata a fare quello che faccio oggi. Mi sarebbe piaciuto diventare avvocato o insegnante, poi la vita mi ha spinto a intraprendere un’altra strada e oggi sono dottore di ricerca in neuroscienze cognitive al San Raffaele.

Qui il mio lavoro consiste nell’aiutare persone che in seguito a patologie neurologiche, come Alzheimer e ictus, hanno disturbi di memoria, linguaggio o attenzione. Il mio obiettivo è quello di migliorare la loro qualità di vita attraverso l’uso di nuove tecnologie, tra cui la realtà virtuale e la telemedicina: i pazienti possono collegarsi comodamente da casa per svolgere gli esercizi cognitivi di cui hanno bisogno, senza doversi recare personalmente in ospedale. Questo ci ha permesso di raggiungere in maniera capillare sempre più pazienti – anche lontano dalla città di Milano –, di seguire al meglio il loro iter terapeutico e, soprattutto, di farlo in modo costante nel tempo.

Sono i pazienti e il loro benessere, infatti, a rappresentare la gioia più grande del mio lavoro. Fare ricerca clinica con loro al mio fianco è un’importantissima forza propulsiva: oltre a essere una fonte continua di ispirazione e di apprendimento, mi aiutano a non perdere mai di vista l’umanità della situazione. Tutte le fatiche e i sacrifici del fare ricerca sono così compensati dalla possibilità di assistere, in tempo quasi reale, ai progressi ottenuti quotidianamente dai pazienti. Quando vinco io, vincono anche loro insieme a me.

Federica Alemanno

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