Giornata mondiale del Tumore al Pancreas: la ricerca all’avanguardia del Pancreas Center del San Raffaele
17-11-2022 |
Medici e ricercatori del San Raffaele sono in prima linea nella cura e nella ricerca sul tumore al pancreas
Il 17 novembre ricorre, come ogni anno, la Giornata Mondiale della Consapevolezza sul Tumore al Pancreas, una malattia relativamente poco conosciuta e che ha visto un’incidenza in crescita negli ultimi anni.
Sebbene il tumore al pancreas non sia fra i più comuni, rappresenta purtroppo la seconda causa di morte-tumore correlata nei Paesi Occidentali. Il trattamento più efficace è multimodale con un insieme di chemioterapia e chirurgia anche se quest’ultima è possibile solo nel 20% circa dei casi ed è una procedura complessa e ad alto rischio di complicanze.
L’IRCCS Ospedale San Raffaele da anni si impegna a migliorare le modalità di diagnosi e cura delle diverse patologie che colpiscono il pancreas – dalle pancreatiti alle neoplasie benigne, come quelle cistiche, a quelle più gravi – ed è oggi un punto di riferimento a livello internazionale grazie alla presenza del Pancreas Center, diretto dal Prof. Massimo Falconi, anche primario dell’Unità di Chirurgia del Pancreas e professore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.
I nuovi progressi scientifici
Accanto alla chirurgia, la chemioterapia rimane, oggi, la principale arma per combattere il tumore al pancreas. Sebbene i protocolli chemioterapici disponibili siano ancora di numero limitato, la ricerca inizia a dare buoni risultati e l’alta professionalità di gruppi multidisciplinari ha migliorato sensibilmente la prognosi e la qualità di vita dei pazienti.
Recenti studi clinici coordinati dal Dr. Michele Reni presso il Pancreas Center hanno per esempio dimostrato l’efficacia di una nuova combinazione di 4 farmaci (PAXG), che raddoppia la sopravvivenza a due anni dalla diagnosi. L’Ospedale è promotore anche di un importante studio multicentrico randomizzato sull’efficacia della chemioterapia neoadiuvante (prima della chirurgia), in corso in molti centri Italiani.
Si sta lavorando, inoltre, nella direzione di una medicina sempre più personalizzata. Anche se siamo lontani dalle conoscenze che si hanno attualmente per alcune tipologie di tumori, grazie a screening molecolari approfonditi in alcuni casi oggi per chi soffre di tumore al pancreas è possibile anche scegliere determinate terapie o beneficiare di farmaci specifici.
In tal senso studi di “profilazione molecolare” delle neoplasie del pancreas vengono condotti su campioni bioptici ottenuti tramite ecoendoscopia col coordinamento del Prof. Paolo Giorgio Arcidiacono e del Dr. Gabriele Capurso, e in collaborazione con l’Unità di Anatomia Patologica, sotto la guida del Prof. Claudio Doglioni.
L’intero San Raffaele è poi impegnato in uno studio innovativo e ambizioso che mira a sviluppare terapie avanzate contro le metastasi al fegato da tumori del pancreas e del colon-retto. Il maxi-studio, della durata di 7 anni, vede il coinvolgimento di 17 gruppi di ricerca dell’istituto – di base, traslazionale e clinici - e mette insieme le migliori tecnologie e conoscenze nei seguenti campi: biologia molecolare, terapie cellulari e geniche, immunoterapia.
Infine, i progetti di ricerca intendono anche mettere le necessità del paziente al centro con studi dedicati alla comunicazione col paziente e al suo stato nutrizionale.
La ricerca per una cura migliore
Nel 2021, i medici e ricercatori del Pancreas Center hanno pubblicato oltre 125 lavori scientifici sullo studio delle malattie del pancreas su riviste “peer reviewed” internazionali.
Questi risultati sono il frutto di uno sforzo comune: sono possibili grazie non solo all’esperienza di opinion leaders affermati, ma anche, soprattutto, grazie all’entusiasmo di medici appassionati, alle nuove idee dei ricercatori di base e al contributo indispensabile di psicologi, nutrizionisti, del personale infermieristico e amministrativo.
Nonostante i grandi passi in avanti fatti negli ultimi anni, la prognosi del tumore del pancreas in Italia è migliorata solo marginalmente e la diagnosi arriva spesso quando il tumore è già metastatico. Ecco perché è fondamentale continuare a sostenere la ricerca scientifica, che rappresenta l’unica arma concreta per combattere il tumore al pancreas.